La fine della guerra alla cannabis.



cannabis droga
Dopo la fine della guerra alla droga, lanciata per capriccio e propaganda agli inizi del 1900, sono trascorsi sei mesi in cui l’errore risulta, ed è chiaro alla luce del sole. A Denver, Colorado (USA), i casi di droga hanno smesso di affollare le aule del tribunale ed han fatto scomparire molti casi di violenza da strada. La polizia si può ora concentrare su altri aspetti focali per il benessere cittadino, e lentamente una buona fetta di cittadinanza sta tornando a fidarsi e voler bene alle forze dell’ordine.

Quando si viene trattati da criminali ingiustamente si apre una ferita dura a rimarginarsi. Chi volge lo sguardo lontano dalle storie di chi è rimasto vittima di questa guerra insensata lo fa perché è vittima della propaganda od è un sadico privo di empatia. Ogni storia ha due facce, e così come il più cattivo degli esseri umani può credersi innocente quando ammette i propri delitti, a volte è l’altro fronte a voler credere ciecamente alle proprie ingiustizie.

La guerra alla droga tra alcolismo ed eroina.

La guerra alla droga è stata una guerra contro la libertà personale. Accettare la propria libertà personale, ed insegnare ad essere responsabili agli altri come a se stessi, è difficile per molti. Chi preferisce eliminare il problema alla radice vuole limitare la propria libertà e quella degli altri.

Il proibizionismo è già stato un fenomeno conosciuto eppure si è voluto e perseverato nella decisione sbagliata. Certamente, controllare le sostanze che permettono al singolo di rilassarsi e vedere la realtà da un punto di vista diverso è sempre stato un interesse di qualsiasi governo.

La caffeina è una droga sicuramente utile per avere una massa di produttori e consumatori: aumenta la produttività, crea concentrazione riducendo l’attenzione generale. È perfetta per una società di schiavi.

La cannabis agisce sul metabolismo oltre che sui sistemi nervosi. In qualità di forma più leggera delle droghe enteogeniche può permettere fenomeni esperienziali soggettivi, che portano ad un aumento di diverse attività cognitive: c’è chi assume cannabis per rilassarsi e per le doti terapeutiche, altri che invece ne apprezzano le qualità ricreative.

La nicotina è stata spinta come alternativa alla più pericolosa (per la società costruita su un governo autoritario) cannabis, in quanto permette il rilascio di endorfine, che possono dare un senso di distensione mentale. Chi fuma sigarette non sperimenta quel distacco enteogenico, che permette di vedere la realtà da un punto di vista estremamente diverso.

La realtà del Colorado è una verità impossibile da non ammettere: ogni tentativo di limitare la libertà personale ha un suo costo in termini economici, nonché di vite ed anime. Così come al cittadino italiano viene fatto intendere che deve sminuire e ridicolizzare chi fa uso di queste sostanze, la differenza che farebbe un canapaio legale in Italia è riflettuta chiaramente dai dati americani.


In Europa, la cannabis è stata vista più volte come valvola di sfogo per le economie in ginocchio. Spagna e Francia hanno le loro storie e vicende con questa sostanza. Molti ricorderanno la notizia della chiusura dei coffee shop olandesi ai turisti. Eppure da noi si continua a voler propinare l’idea che gli effetti della canapa siano associabili agli effetti dell’eroina.

La popolazione non viene istruita, ma anzi viene lasciata libera di odiare e scaricare la propria follia e violenza verbale o fisica nei confronti di chi fa o vuol fare uso della sostanza. La legge sulle droghe da noi non è stata mai un problema fino agli anni recenti. Ma l’Italia è un paese dove la verità affossa, e dove non vi è fondo alle meschinità. Sta a te informarti, e renderti una persona migliore.

Nel tuo interesse, per poterti difendere e difendere gli altri, informati sulle esperienze legate all’uso di cannabis, sia dal punto di vista ricreativo che terapeutico: Youtube ha tantissimi video di persone che hanno registrato le proprie esperienze e motivazioni. Molti lo fanno per puro egocentrismo, ma su queste esperienze potrai riflettere, ed indagare meglio i tuoi pensieri.
Domandati:

  • Quando è iniziato il tuo odio verso questa sostanza?
  • In che modo è iniziato il proibizionismo della canapa?
  • Qual è il motivo per cui altre persone vogliono continuare a far uso di cannabis e derivati?
  • Quali conseguenze positive potrebbero esistere localmente una volta che anche da noi la legalizzazione ha portato i suoi frutti?

Per alcune di queste risposte avrai bisogno di informazioni. Non è un esperimento di immaginazione, ma di realtà. La verità è quella di Denver: le informazioni sono già disponibili, ma senza la verità dei fatti anche tu e le tue spiegazioni siete solo frutto dell’immaginazione di qualcun’altro.

Riconquista la tua libertà. Cedere alla paura vuol dire solo vivere senza coraggio e responsabilizzazione. I dati relativi alla legalizzazione della cannabis negli Stati Uniti sono promossi dalla campagna EndTheDrugWar promossa e sostenuta interamente da gruppi universitari di studenti, associazioni noprofit di agenti di polizia americana, comunità sociali ed altri partners.

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