Torna ad avere paura: la peste nera e rossa.
TV e giornali non coprono cosa sta succedendo davvero nel
mondo, ma lasciami spiegare cosa intendo. I media sono così potenti sulle menti
dei più deboli ed inetti, che oggi fa molta differenza la tua capacità di informarti. Ad esempio, vorrei chiederti cosa ne
pensi della peste nera che sta divampando in Africa (ed altre parti del mondo) ora
che è stato dato l’allarme in Madagascar (dove il focolaio ha avuto un
esplosione incredibile) in relazione al virus ebola.
Chi conosce ebola, non ne ha sentito parlare qualche mese fa
dalle TV. La sua presenza era nota dagli anni 70, e se ne conosceva la
pericolosità. Allora non vi era modo di raggiungere il grande pubblico, ma oggi
è un tuo diritto trarre delle conclusioni così come all’epoca qualcuno ne
trasse delle proprie decidendo che non erano cose importanti.
Le immagini
relative la peste sono sempre estremamente disturbanti. Ho evitato di postare le
più stomachevoli. Informarsi vuol dire riuscire a guardare la verità, e farsene
una ragione per stimolare il pensiero. Non fingere che queste cose non
esistano!
Il medico della peste assente.
La peste nera è un batterio trasmesso dagli animali agli
uomini. Generalmente veicolato dalle zecche dei ratti, le zecche che pungono
gli uomini iniziano il loro percorso verso la potenzialmente fatale peste bubbonica. Ma la zecca non è il
solo modo di prendere la peste: se il batterio riesce a colpire i polmoni si ha
l’assai più pericolosa peste pneumonica (o peste polmonare), fatale ed assassina.
Uno starnuto o colpo di tosse emesso da un infetto da peste polmonare può
portare alla morte i nuovi contagiati in trentasei ore se il batterio raggiunge
la tua bocca.
Generalmente, il decorso della peste bubbonica è più lento,
e si parla di un periodo di agonia che inizia dopo i primi tre giorni fino alla
degenerazione del malato, che può morire. Dalle foto, si capisce perché ha l’appellativo
“nera”. La peste è un fenomeno mondiale, non pensare che oggi sia confinato
solo all’Africa. Quello che è importante capire è che ognuna di queste morti
è una morte evitabile!
Chi ha viaggiato in uno o più paesi cosiddetti del terzo
mondo avrà sicuramente avuto un esperienza simile: l’immensa bellezza e
ricchezza del posto (lussuria della natura, popolazione accogliente, misticità
delle tradizioni) contrasta sempre con le immancabili qualità negative legate
ad un governo instabile od autoritario, carenza pericolosa di educazione ed
assistenza civile nonché eterno problema della gestione dei rifiuti. E la cosa
più imbarazzante è colui che tollera queste situazioni accettandole come
normali (turista e non.). È tuttavia la stessa identica cosa che avviene da noi
in Italia.
Quando Grillo parla di peste
rossa non posso che essere lanciato in una serie di paragoni. Il termine è
usato per descrivere il PD, ma può benissimo essere esteso al sistema partitico
italiano, che da decenni mantiene il popolo in cancrena, ammorbandolo ogni
decennio con qualche male cosmico (di cui il Governo non è mai colpevole): la
guerra per il petrolio, la mafia degli anni di piombo, la crisi della politica
(perché la DC doveva andare in incognito), il ’92 della crisi valutaria (la
vera grande scusa dell’Europa… ah! Il marco tedesco e le cazzate volanti!) e
Tangentopoli (“è finito tutto, è finito tutto” un cazzo! Se hai le palle!), il
milione dei posti di lavoro dopo la fuga all’estero di Craxi (ma si è sempre in
tempo per salvare le reti di Berlusconi) per poi arrivare alla crisi dell’Europa.
Ma che cavalli da corsa siamo? O siamo indistruttibili o siamo profondamente
malati terminali!
Stiamo assistendo inermi alle solite ed identiche
problematiche. Dov’è finita la rabbia
e la paura? Quando qualche anno fa
sembrava dovesse scoppiare la rivolta civile, e poi è iniziato il perenne
sfottò legalizzato del MoVimento, unica alternativa, cosa è diventata questa
malattia? La peste ha divorato già delle vite in Italia, ma noi li conosciamo
come suicidi. Ed ora, che sembra che
l’ondata virulenta sia passata, il Paese è tornato a fare la solita vita da
villaggio? Torna ad avere paura piuttosto!
Torna a dire agli altri che le cose stanno andando male.
Torna a far rimontare l’ansia a tutti quei sostenitori di un presidente del
consiglio incostituzionale (l’ennesimo) chiedendo
di convincerti o di capirti. Fatti dire le motivazioni che spingono loro a credere ai miraggi. Ti sei reso
conto che ci sfottono sempre ma non tentano mai di convincerci che il PD ha
fatto mai qualcosa di giusto? Le favole degli 80 euro sono durate giusto il
tempo della Tasi. Ora, nessuno ne parla più. Ora, chiedi di mostrare la busta
paga!
Chiedi il conto a loro visto che non ci sono medici disposti a curare la loro malattia! Chiedi perché nella malattia mortale che
hanno contratto manchi l’unica cosa che la caratterizza davvero: la paura cieca,
la paura nera. Chiedi il conto come se al Governo ci fossimo noi, e tutto fosse
una nostra colpa. Forse non lo riesci a sentire, ma il grido disperato degli
illusi è qualcuno che dica loro in faccia quella verità così odiosa, che non
hanno il coraggio di affrontare. I
partiti sono il loro unico specchio: infranto quello, attende loro solo la
disperazione dagli occhi cavi a cui si sono già condannati e prenotati. È giusto
informarli, ma non puoi salvarli tutti. Molti non vogliono essere salvati:
quelli, sono i tuoi nemici.
Commenti
Posta un commento