Capire la politica (per principianti).

Al volgere della maggiore età, si acquisisce il diritto di voto. Nonostante ogni Paese ha un suo limite di età per regolare l’attività politica dei soggetti, l’importanza della propria identità politica è qualcosa che raramente diventa oggetto di una sana discussione.

Spesso le famiglie trasmettono i propri valori, e la politica finisce con il diventare un impronta che la prole acquisisce in principio, per poi cambiare in un secondo momento a seconda delle esperienze personali, per un motivo o per un altro. Peggiore o diverso è il caso in cui non vi è alcun discorso di tipo politico in famiglia, perché tale scenario presuppone che i figli crescano senza neanche conoscere i propri diritti (e forse, questo è un argomento che neanche i genitori conoscono.).

La triste storia del nostro popolo.

Se ci si ferma davvero a pensare al popolo italiano, guardando alla nostra Storia, e guardando a tutto ciò che rappresenta una pietra miliare del nostro passato, non si può che ottenere pensieri contrastanti. Nell'antichità eravamo conquistatori temibili? Ci siamo davvero distinti per il ruolo di innovatori durante il Rinascimento? E se invece, alla fine, fossero cambiati solo i tempi, lasciando identiche le persone? Può darsi che la Storia si sia evoluta solo grazie a persone dotate di spirito di iniziativa, i cui atti rivoluzionari hanno poi semplicemente coinvolto tutti gli altri?

La durata della vita delle persone è cambiata nel tempo, ma alla fine se consideriamo una generazione nata ogni 20 anni, ci sono solo 50 coppie di progenitori ogni mille anni per genealogia familiare. Sappiamo che gli ultimi decenni hanno rivoluzionato la tecnologia umana, ma prima ci sono stati secoli di ripetizioni costanti. Il forte ha sempre governato sul debole, e le democrazie sono un esperimento antico quanto nuovo. La politica è un campo ancora innovativo, nonostante le esperienze del passato.

La politica è sempre stata associata al potere, in qualsiasi forma. Il potere diventa controllo, responsabilità o vantaggio, a seconda dell’angolo da cui lo guardiamo. Ogni persona ha una propria visione del mondo, e questo principio iniziale, indubitabilmente riconoscibile in quanto facoltà umana, crea la prima vera nozione importante legata alla politica: il diritto.

Ogni persona ha il diritto di perseguire i propri scopi, ma quando più individui diversi si incontrano, spesso si ricorre ad una forma di negoziazione, in cui alcuni diritti possono venire limitati o ceduti (cioè vietati) a favore di una vita civile più favorevole per tutti i partecipanti. Questa è la società.

Ma come deve vivere una società? Quali sono i limiti del giusto, e quali diritti devono essere rimessi e quali promossi, liberati o riconquistati? Questo dialogo, dibattito per definizione incessante, e destinato a mutare con il tempo, assume i tratti di politica. La politica è espressione dell'individuo, che commenta (e così facendo), cambia e partecipa alla forma della società a cui appartiene. Le motivazioni di tali azioni possono essere varie.

Poi, ognuno ha le proprie idee. Per me, la politica è qualcosa che:

• Si capisce a posteriori delle conseguenze avvenute (i fatti storici) in quanto forma di esperimento sociale, le cui conseguenze fanno luce sui pro e contro degli stessi per nuove creazioni/esperimenti politici;
• Si basa sui fatti concreti (leggi, risorse, fatti di cronaca presenti) per articolarsi nella propria complessità, ma anche per darsi un ordine (ovvero la politica è strumento di trasformazione per creare organi Legali o Caotici a seconda del proprio uso/abuso);
• Si occupa di ciò che è pubblico (società sociale, sanità, istruzione, etc.) perché la sua origine è sociale, e si presuppone che parti sempre dal bene dei più, anche se così non è nel caso delle oligarchie, uno degli esperimenti sociali del passato, di cui alcuni tratti si riaffermano oggi sotto forma di corruzione o società mafiose (forme di abuso tipiche);
• Si occupa di ciò che è privato (rapporto società e Stato) per tutelare la dignità dei singoli componenti all'interno della società in cui è esercitata;
• Si configura con la politica di altri stati poiché convive nel mondo del Presente, e reagisce e risponde in qualità di espressione attiva;
• Si occupa di governare uno Stato (inteso come unione di cittadini e beni comuni) stabilendo i reali livelli di uguaglianza o disuguaglianza sociale;
• Bilancia il pensare con l’agire, perché se è vero che se si possono avere tutte le più belle idee di questo mondo, renderle realtà presuppone uno svolgersi di eventi prevedibili, mirati e rivelatori (la politica guarda alla realtà dei fatti.).

Passi pratici e pratica.

Per capire la politica, un principiante deve cominciare a guardare il mondo intorno a sé, e farsi un idea. Saprai che la tua idea è compiuta quando ci avrai riflettuto fino al punto in cui sarai disposto a batterti per la correttezza del tuo pensiero.

Tale pensiero è destinato a trovare un riscontro positivo o negativo: le persone accoglieranno bene le tue idee, o forse ti diranno che sei in torto. Un principiante deve desistere dal trarre subito delle conclusioni egoiste, ma esigere il rispetto delle proprie idee (perché va bene correggere gli altri, se vi è motivo di spiegare cause in modo da essere di aiuto; in nessun caso va bene offendere gli altri solo perché affermano cose che pensano od in cui credono).

Capire la politica può voler dire tante cose, ed invito a considerare la possibilità di trovare la verità ed il bene comune attraverso il dialogo, anziché perseguire il vantaggio personale o ristretto, perché la tua politica rispecchia il tipo di persona che sei, e che vuoi la tua società promuova. A seconda dello scopo che darai alla tua ricerca, otterrai conseguenze diverse. Solamente dopo queste esperienze iniziali potrai creare un pensiero critico riguardo alle politiche altrui, scorgendo anche le incongruenze/incoerenze che spesso sono alla base di atteggiamenti politici falsi e mistificatori (ovvero, atteggiamenti ed affermazioni di un certo tipo che contrastano con la realtà dei fatti, come chi si dice dalla parte del popolo solo per ottenere un vantaggio personale.).

Quando il rispetto non viene concesso, si creano problemi inconciliabili. Non a caso, la guerra nasce dalla più antica delle scelte politiche inconciliabili (l’affermazione della disuguaglianza) applicabile a qualsiasi cosa: dal semplice possedimento terreno (di un posto o di una cosa o persona) fino alle astrazioni più estreme (religione e filosofia). Il rispetto va inoltre rivolto verso se stessi, perché bisogna essere i primi a riconoscere i propri errori, per crescere e diventare persone mature.

La mia opinione sull'attuale politica è molto critica, perché ovunque scorgo comportamenti infantili, che rispondono ai problemi del Presente con la totale ignoranza delle azioni riparatorie da eseguire. Ho pertanto preso atto dei miei sentimenti, pensieri e convinzioni alla ricerca del modo per imprimere un cambiamento reale nel mondo sociale in cui vivo, e l'ho trovato nel Movimento 5 Stelle. Ogni persona ha la possibilità di fare le proprie scelte, ma là dove ci sono azioni, devono esserci anche considerazioni degne delle conseguenze ottenute, perché sempre più spesso si tratta la politica attuale come si fa con il calcio, venendo meno al rispetto verso se stessi, e facendo di sé degli spettatori anziché giocare la partita, ad oggi in mano a persone fortemente discutibili. Nessun cittadino italiano è nato per avere come unico strumento politico il voto, ed a nessuno è vietato la lettura dei testi di base che stanno alle fondamenta del nostro attuale Stato democratico (la Costituzione), ma come molti hanno scoperto, il miglior modo per nascondere qualcosa a volte è lasciarlo ben in vista.