Crisi: Italia figlia dell’odio.



crisi italia
In Italia, la parola crisi ha una storia notevole. Per alcuni la parola crisi ricorda grandi eventi come quella del 1929 (altresì detta la Grande Depressione) e per altri determina l’inizio di una crisi iniziata con il petrolio negli anni ’70, e mai più sanata davvero. Di sicuro, per molti la parola non vuol dire nulla.

La penisola italiana nella sua interezza ha affrontato molti periodi bui, dai quali ha sempre imparato qualcosa: quando nel medioevo la Chiesa amministrava il suo ministero e si arricchiva alle spalle dei poveri, si è imparato a superare la dignità; quando poi nelle guerre feudali si uccideva nel nome dell’Unità Nazionale, si è imparato a fare del tradimento un colore nazionale; non stupisce che nell’odierna Era della Pubblicità, si sia definitivamente messa una pietra sopra il mentire. Mentire va bene, mentire è sano.

Crisi: cause, speranze, tutto, tranne la crisi di governo.

Che la situazione italiana, grazie al Movimento 5 Stelle, sia diventata la rappresentazione di uno scontro tra mentalità è ormai noto ai cittadini coinvolti. Da un lato i 5 stelle inglobano personalità aperte al cambiamento, così come nuove generazioni ignare del passato (e come potrebbero visto che i genitori di oggi non sanno insegnare e sono l’ombra di ciò che potrebbero e dovrebbero essere?); dall’altro i partitocratici sono persone che fanno dell’immobilità la loro pietra ferma, perché “non si sostituisce ciò che funziona” e consolano se stessi credendo in bugie che si ripetano ad oltranza.

Per non palesare un errore di cronaca per farlo sembrare un errore di parte, è bene specificare che la società partitocratica è una fetta di popolazione che non si basa su spiegazioni fattuali, ma che rappresentano una singolarità in sé. Curiosamente, la stessa scienza sociale costruita ad arte per controllarli è la stessa scienza che disseziona freddamente la loro personalità patologica: il marketing insegna il comportamento della clientela.

L’economia comportamentale è diventata un campo aperto, in cui si studia metodicamente come approfittarsi del comportamento erratico, stupido e fattuale delle grandi masse odierne. Questa scienza molle si basa sul dato di fatto, ovvero si appoggia a diverse scienze per analizzare “ciò che c’è.” In altre parole, è interessata ad individuare i meccanismi (il COME) e non a spiegare il modello totale (il PERCHÉ.).

La mia sintesi oltre i dati scientifici è questa: sfruttando le emozioni, si vuol eliminare la razionalità. Detta in modo puro e semplice, questa è la chiave di tutto il sistema creato, che persiste e si ritrova da sempre in tutte le vene storiche sopracitate. Il controllo è l’unica cosa che interessa, ed in un mondo schiavo della praticità, c’è tutta una fetta di persone (i teoretici) che vengono messi al bando.

La nostra è una società basata sull’odio. La sola forza irrazionale alla base di ciò che crea prodotto e merce è l’odio. Non si accettano spiegazioni che possono mettere in discussione la realtà attuale, perché nessuno ha tempo libero a sufficienza. Sembra non siano mai esistiti i modelli (utopistici o meno) sociali dei filosofi volti a migliorare la società. E ci si basa sull’odio quando si tenta di depistare i più deboli dicendo che questo nostro mondo serve amore, perché come diceva Truman “se non puoi vincerli, confondili.” Il nostro periodo nero necessità di razionalità, equilibrio tra le parti razionali ed irrazionali e di una giusta ed onesta capacità governativa.

Esempi di questa imminente necessità è la scarsa utilità del cittadino attuale. Le cose che qualunque cittadino dovrebbe e potrebbe fare non vengono fatte. A seguire una lista di cose che identificano un corretto cittadino, e dalla quale capire quanto in basso si è finiti:

  • Riportare i problemi cittadini alle autorità competenti ed ottenere pronti interventi. Non ci si riferisce al “problema delle droghe” ed altre propagande terroristiche attuate dallo Stato, ma ci si riferisce ai più comuni difetti cittadini, di cui nessuno esige più il ripristino. Bisogna “esigere,” chiedere non implica ottenere.
  • Evidenziare problemi di incongruenze platealmente in modo duraturo. Curiosamente, scompaiono i graffiti dalle mura cittadine (chiaramente i graffiti sono sempre ritenuti reati) e scompaiono anche le volontà caotiche destinate naturalmente a mettere alla prova lo stato costituito, specialmente quando in presenza di incongruenza tra il dire ed il fare (vedi campagne elettorali recenti, brogli, indagati, etc.). Ci sono altri modi artistici di protrarre la protesta.
  • Ritornare al mantenimento razionale dell’unità singola di base. Se la popolazione non diventa letteralmente più intelligente, non vi sarà mai alcuna possibilità di successo. Diventare intelligenti si intende nel coltivare diversi aspetti di sé: dai uno sguardo alla teoria delle intelligenze multiple per approfondire. Agisci in accordo a quanto puoi migliorare. Chi non cresce, regredisce nell’odio.

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