L’ignoranza è reale.
Chi si documenta sul MoVimento capisce che uno dei problemi
legati alla nostra nazione è la gestione
della stessa. La corruzione poggia sulla volontà di alcuni individui di
comportarsi in modo sleale, ed approfittando delle debolezze altrui. Lo stesso
fanno con te, lasciandoti libero di fare qualsiasi scelta: libero di perderti
nella vastità delle opzioni disponibili, e quindi, incapace di realizzare
alcuna cosa.
Questa situazione può causare un sacco di stress. Ma devi
resistere, è solo un emozione. Se non resisti, diventerai una vittima delle circostanze. Se pensi
esclusivamente al problema in modo ossessionato, diventerai impaurito. Se
diventi impaurito, ciò che si presuppone tu sappia già fare per proteggere te
stesso comincerai a non considerarlo valido.
Non riuscire a pensare è il tuo ostacolo maggiore. Senza
chiarezza e saggezza, i tuoi pensieri saranno sempre rivolti verso la cosa
sbagliata, e la paura ti consumerà. Pertanto, devi essere all’erta. Devi sempre essere all’erta. Questo non è il momento di
lasciarsi andare! Devi sempre controllare le tue emozioni, i tuoi pensieri e le
tue reazioni. Vedi l’ignoranza come un virus, che si espande se non viene
contenuto, combattuto ed eliminato. E ricorda, l’ignoranza è solo uno dei tanti
mali, che affliggono le menti deboli.
Sono millenni che esistono già le risposte ad una vita
sociale virtuosa e pacifica. Ad esempio, Mozi
(o Mo Tzu) era un filosofo cinese che visse poco meno di 500 anni prima di
Cristo. Anche in Cina, dove c’era grande fermento spirituale, vi erano opinioni
fortemente contrastanti. Mozi fu portatore di un pensiero razionale molto
condivisibile: metti in dubbio ogni autorità; credi a ciò che è verificabile,
non a ciò che ti dicono; rifletti sui tuoi pensieri, e sii sincero con te
stesso invece di agire secondo ciò che ti viene insegnato.
L’ignoranza è frutto di una mancanza di (auto)disciplina. Si
può vedere la conoscenza umana come un sistema capace di ricevere informazioni
ed analizzarle. Ma i nostri corpi sono capaci di ben più, e così la razionalità
si perde nell’irrazionalità delle passioni. L’egoismo, e tutti i tratti
negativi che vedi negli altri, sono qualità che anche tu puoi avere, ma a cui tu rinunci. Questo fatto devi
imprimertelo nella testa, perché la libera scelta della propria ignoranza è
qualcosa di definitivo per alcuni.
Non vi è rispetto verso la conoscenza quando non vi è
rispetto per la conoscenza. Quando si preferisce l’ignoranza, o quando qualcuno
ammette candidamente “non so” con la stessa facilità di un “non mi importa,”
guardati bene le spalle, perché c’è sempre spazio per un coltello in più e
l’unico, che può prevenire il fattaccio, sei solo tu. Più tolleriamo la
mancanza di disciplina, più radicali saranno le conseguenze. E non sorprende
che oggi esistano tanti paradossi
sociali, che conosciamo.
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