Canzoncina dei disastri.
Quanto è bello quando non succede a me,
ma a te.
Quanto è bello quando il fiume quì non c’è,
è da te.
Quanto è bello quando il mare
sale fino a fare male
sino anche a trasportare
via anche me
con te!
Quanto è bello avere neve a più non posso!
Quanto è bello se la stazione ne è un ingrosso!
Quanto è bello quando è inverno
Io non posso stare fermo,
altrimenti è un inferno
senza tel
o Enel!
Se la terra trema tu non ti fermare!
Se la terra trema tu non puoi guidare!
Se la terra trema e crepa
una buca poi si arreca,
sulla strada ci abbracciamo
e col paesino giù andiamo
mamma e bimbo nella mano
sì, io con te!
Tanti guai e tanti danni son successi!
Tante cose, che ora guarda: sono eventi!
Tante cose a cui pensare, ma noi stiamo qui a parlare
tanto non ci può fregare
siam rimasti solamente
io e te!
Se la canzoncina presenta alcuni errori ritmici puoi sempre
ottemperare e modificare il testo. Io però consiglio di fregarsene della forma
della canzoncina, e ricordarsi che l’unico modo per sistemare la canzoncina è prevenire i disastri tramite la
scienza, la tecnologia ed il sapere di cui abbondiamo. Bisogna riuscire ad
eliminare le teste inutili e vuote in questo Paese.
Gestire un Paese è un lavoro da grandi, ed i bambini
dovrebbero rimanere confinati nei parchi giochi, anche se hanno cinquant’anni o più. Specialmente perché la loro età rende loro anomali ed
inetti di affrontare casi reali, è inutile affidarsi a dei bambini per
aspettarsi dei risultati da esperti.
Ricordatelo alla prossima tragedia, così che un giorno forse toccherà a te tramandare agli altri quanto è anormale considerare l’esistenza di una canzoncina che parli di disastri, e che magari possa anche far sorridere per qualche macabro motivo sadico.
Ricordatelo alla prossima tragedia, così che un giorno forse toccherà a te tramandare agli altri quanto è anormale considerare l’esistenza di una canzoncina che parli di disastri, e che magari possa anche far sorridere per qualche macabro motivo sadico.
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