Giochi di distruzione: non puoi toccare ciò che è distrutto.



giochi di distruzione
La vita del nuovo millennio ha un retrogusto amaro. Incatenato alle scadenze di fine mese, ti aspetta una vita da passare come uno schiavo del denaro, nel tentativo di fare qualche soldo. Poi morirai.

Per chi scende dai propri allori, e si avvia sulla strada del sapere, tantissime realtà aspettano di aprirsi davanti ai propri occhi. Le storie di milioni di persone fanno scorrere parole, che si riversano come mille fiumi sempre verso la stessa direzione. E per chi il viaggio lo ha già fatto, gli altri rimangono volontariamente su livelli da quali non vogliono scendere, perché diventare uguali agli altri vuol dire riconoscersi tali.

Nel tuo cuore, nella tua mente c’è una voglia di andare in capo al mondo!

La rivoluzione industriale aveva aperto l’immaginazione verso il futuro più florido. Si pensava che avremmo conquistato lo spazio, che avremmo posto fine alla fame, alla sete e chissà, forse anche alla morte ed alla sofferenza umana. Quei sogni non sono scomparsi, ma un progetto comune è fallito ancora prima di nascere. Il mondo è ancora al livello primitivo degli animali: cambiano i giocattoli, ma non i risultati.

Mentre scienziati si sforzano ogni giorno di indagare la natura, ed aumentare lo scibile umano, la società decide di restare indietro. Abbiamo notato come non vi sia alcun interesse nel controllare problemi di ordine mondiale, come la sovrappopolazione, il cambiamento climatico e la ripartizione di una “ricchezza” (che altro non è che una fantasia o regola arbitraria).

Tutti finiscono con l’imbattersi in ogni sorta di argomenti, da quelli più seri a quelli più discutibili, ma la cosa che alla fine influisce è l’approccio stesso della persona alla conoscenza (perché non vi può essere miglioramento o peggioramento senza azione e curiosità dell’azione, cioè Volontà) e la sostanza stessa dei contenuti trovati (ovvero la manipolazione dell’informazione, del processo di informazione, etc.). Questo contrasto è lo stesso di millenni fa quando gli intellettuali si domandavano del concetto di forma contro la sostanza. Si è sempre parlato senza arrivare mai ad una soluzione.

Il processo di distruzione è uno dei cardini dell’evoluzione umana, perché solo costruendo e distruggendo la razza umana si è evoluta. Oggi, a differenza delle ere passate, è disponibile un altro tipo di consapevolezza. Così come la razza umana si è differenziata dagli animali poiché ha raggiunto una consapevolezza della specie stessa di appartenenza, diversa rispetto alle altre forme di vita, la creazione di una società complessa è stata la prima vera invenzione del genere umano. Oggi, si richiede di salire un ulteriore gradino sulla stessa strada evolutiva.

La politica diventa ciclicamente lo scoglio contro cui la consapevolezza umana finisce con lo scontrarsi. Eppure la vita racconta che il progresso non è lineare: può essere ritardato, impedito e sfruttato per fini individuali. La Storia lo insegna. L’Italia ha fatto la sua parte con la creazione del M5S, ma gli italiani sembrano aver bocciato il progresso. Sarà quindi un’altra nazione a dover fare ciò che gli italiani hanno fallito a compiere?

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