Devi dominare la paura di impazzire.
Si sprigiona come un peggioramento delle condizioni legate
alla depressione. La possiamo vedere scorrere sui volti e nei polsi delle sue
vittime: il tremore della paura che instilla quell’incertezza irreale, quell’assoluta
sensazione di sgretolamento di ogni certezza ed energia personale. Le persone
con disturbi mentali o psicologici ci mostrano la strada delle fobie
primordiali.
Ognuno di noi deve affrontare l’argomento della propria
sanità mentale. Che si tratti di un commento fuori mano oppure di una lunga
dissertazione, tutti quanti noi passiamo attraverso varie fasi che ci possono
rendere più forti o più deboli dal punto di vista caratteriale. Alcune
esperienze scuoteranno sempre i nostri nervi. Altri momenti li vivremo con
sorprendente coraggio, perché nel presente del momento abbiamo sempre una
consapevolezza diversa dal tunnel delle nostre memorie.
Affrontiamo quindi questo argomento! Con la forza che ci
caratterizza, non dobbiamo distrarre gli occhi dal notare come intorno a noi
perversi una distorta tendenza al minimizzare la valenza dei singoli. Per
generazioni intere, è passato il concetto che essere soli con se stessi vuol
dire non riuscire ad integrarsi nella società. Poi, la società ha dato alcuni
cenni di cedimento. Perché finché stanno tutti bene, è il singolo che sbaglia,
ma se la maggioranza ha da lamentarsi, allora è un problema della società o del
mondo intero. Questo è lo squallore di un mondo che non sa accettare il suo
lato spietato. E chi soffre della paura
di impazzire non è certo in grado di accettare questo lato di sé.
Ma questo è in fondo il problema di molte personalità, che
non sanno e non vogliono accettare loro stesse senza voler distinguere i vari
livelli di coscienza: immaginare o concepire un idea è diversa dal vederla realizzata
nel mondo. Questo vale sia per le imprese eroiche di cui il mondo ha bisogno,
sia per le più efferate depravazioni che purtroppo affiorano sulle righe della
cronaca. Il nostro mondo è totalmente in grado di rovesciarsi verso un abisso
molto più corrotto di come è adesso. La situazione malata della razza umana di
questo nuovo millennio è ancora allo stadio iniziale: le cose possono andare
molto peggio, ma molto.
Odio la chiusura mentale in tutte le sue forme, eppure non
si può mai prendere a schiaffi le menti di chi si rifiuta di concepire tale
realtà, specialmente quando gli sbatti in faccia le atrocità di alcune delle
esistenze più sfortunate presenti nella nostra realtà. Credere che tutto sia
frutto del possibile o del destino è semplicemente un insulto che non dobbiamo
tollerare. Dobbiamo essere forti delle nostre convinzioni positive, almeno
quanto chi commette il male è convinto di fare il bene (almeno per se stesso.).
Non è difficile smettere di essere fintamente utili, ed iniziare invece a
fornire un qualche scopo all’esistenza stessa basandosi sui propri risultati.
Il mondo ha bisogno di cambiare in positivo una volta ogni tanto.