Cosa insegna la filosofia: La logica e l’amore.



cosa insegna la filosofia
Ognuno di noi è risucchiato nella propria vita. Abbiamo memorie del nostro passato, e le immagini ci appaiono con la velocità del pensiero, in un caleidoscopico raggruppamento di frammenti di quelli che sono stati i giorni passati. È il modo in cui affrontiamo il presente. Ci basiamo sul passato, e cerchiamo di muovere i nostri passi avanti. Lo facciamo ogni giorno.

Ma ci sono persone che riescono con più fatica, ed altri che avanzano diversamente nella nostra società. Come mai? Abbiamo tutti una serie di possibilità, così come ci hanno insegnato nel corso della nostra crescita. Quindi cosa succede veramente quando non riusciamo ad inserirci nello scorrere degli eventi? Cosa succede quando veniamo lasciati fuori? Quando rimaniamo indietro, o siamo lasciati indietro. La vita continua, e tu sei costretto a trovare una risposta.

Ci sono momenti in cui non possiamo sfuggire alla nostra ignoranza. Privi delle nostre certezze, ci sentiamo nudi, e dio non voglia che ciò capiti nello stesso momento in cui perdiamo la nostra faccia sociale. Non c’è niente di più agghiacciante che essere sorpresi, e criticati, dalle persone che più di altri condividono ed influenzano l’opinione che noi abbiamo di noi stessi. Non c’è niente di più agghiacciante che essere sorpresi per gli ignoranti che siamo. Così ci spingiamo verso nuove soluzioni.

Cerchiamo di dare un senso al singolo evento; cerchiamo di dare un senso al quadro complessivo della nostra Storia. Alcuni inventano scuse, altri inventano storie. Partiamo dai fatti, o ci lanciamo in azzardosi commenti e previsioni. Affrontiamo la vita nel modo più grezzo e fisico del termine. Ci basiamo sul nostro intelletto.

Come nasce la filosofia: la storia della filosofia.

Uno dei modi di affrontare questa nostra vita è la filosofia. La filosofia non è solo l’amore per il sapere, ma è il sapere che sperimenta se stesso, e ne gioisce. Solo avendo un’opinione favorevole delle proprie capacità cognitive e razionali, si può apprezzare la filosofia: un filosofo apprezza il suo corpo, la sua mente, la sua fisicità e la sua esperienza terrena, che molti chiamano “consapevolezza,” ovvero l’esperienza dell’eterno presente vissuta dal nostro singolare punto di osservazione.

La scoperta delle nostre facoltà ha portato a numerosi sviluppi della coscienza, che al contrario di ciò che alcuni pensano è distaccata dall’evoluzione della tecnologia. L’essere umano è avanzato durante il tempo attraverso diversi modelli comportamentali, politici, etici e culturali. La base delle condizioni che hanno regolato queste transizioni è stato, di volta in volta, il pensiero dominante di uno o più individui. Questi pensieri si sono manifestati nella realtà attraverso la creazione di strutture sociali, imperi, congreghe e raggruppamenti che hanno caratterizzato le nostre epoche. La Storia umana è venata di filosofia, e le filosofie del passato hanno caratterizzato il modo di evolversi di ciò che oggi sono le nostre attuali società.

Nel suo dominio, la filosofia si occupa di usare l'esistenza umana al fine di trovare attraverso tutti gli strumenti in suo possesso (od ottenibili) ciò che si può considerare essere la forma più alta delle singole realtà astratte percepite dall'esistenza umana stessa in ogni sua forma o condizione. Le realtà fisiche sono utili a generare conoscenza ed informazioni, e queste sono raggruppabili in ciò che definiamo “arte,” o "scienza," ovvero insiemi di conoscenze che stabiliscono il prestigioso, e lo differenziano dall’opera e/o atto comune. Allo stesso tempo, la filosofia divide il pensiero debole dal pensiero forte: permea la propria esistenza, e trae una conclusione. Azzarda dapprima, e cerca di affinare le proprie intuizioni.

La nostra relazione con il "cambiamento."

la filosofia
In un mondo ancora privo delle nozioni mediche, tecnologiche, etc., di oggi, tali atteggiamenti di desiderio conoscitivo sono inauditi e sorprendenti. 

Sono molte le teorie secondo cui deve esserci stata un'interferenza esterna che ha dato il via (od un accelerazione) alla consapevolezza umana, ma anche senza prendere in esame quelle teorie sentiamo il bisogno di una qualche causa che abbia innescato questa cascata di mutevolezza delle coscienze: un origine della coscienza. Alcune volte si presenta come un evento localizzato, altre volte la stessa idea di cambiamento si presenta in posti diversi con tempistiche simili, o troppo distanti. 

Il mistero della coscienza in sé è stato più volte affrontato: c’è chi parla di alieni, come le teorie del complotto (che a loro volta individuano cause e metodiche diverse, che spaziano dalla interazione con delle razze aliene, fino all’esistenza di determinati gruppi di elite segreti che governano la terra, etc.) oppure le teorie diffuse dalla controcultura dell’ultimo secolo, sfociata nella cultura psichedelica di cui in pochi si occupano di sottolinearne l’impatto, e raccontarne la storia. (nonostante alcuni attivisti siano rimasti, tra cui Terence McKenna, che (come altri autori principali del movimento) ha portato avanti il messaggio trascendentale fino alla recente scomparsa. Il movimento psichedelico è stato il primo ad affermare l'esistenza di un evoluzione della coscienza umana verso un bisogno di un tipo di esistenza diverso da quello imposto dal modello capitalistico attualmente in uso.)

Il nostro mondo è figlio del capitalismo. Tale evento è stato sostenuto da una serie di pensieri nel corso del tempo, che si sono affermati nella realtà creando valori che organizzano la realtà in un modo preciso rispetto ad altri modelli che vengono relegati ad alternativi, oppure non popolari. La fase storica che stiamo vivendo è frutto di un particolare modo di vivere, e di accettare/percepire la realtà. Non è un caso che tu codifichi alcuni atteggiamenti in modo automatico, e scusi atti di crudeltà od apparente illogicità perchè capisci che tali atteggiamenti hanno un riscontro fisico. Quel riscontro fisico è ciò che permette di ottenere il modello capitalistico, ed il materialismo riverbera sotto la coltre del possibile che viene tollerato e promosso in tale civiltà.

Il capitalismo mostra ciclicamente le sue imperfezioni: insostenibilità della qualità della vita della popolazione mondiale; problemi psicologici in aumento che sottolineano i limiti imposti da questo tipo di società; il disagio stratificato che colpisce tutti i livelli, e non risparmia le classi più elevate come le più umili; creazione di una classe dominante in possesso del grosso delle risorse umane, ma estremamente inefficiente ed incompetente nel migliorare la vita del rimanente 99%, che vive escluso dalle possibilità aperte a chi detiene l'unico valore materiale perno del capitalismo (il denaro.).

Con la filosofia abbiamo accesso ad alcuni dei passi fondamentali che hanno caratterizzato il pensiero umano durante la sua Storia. Il capitalismo è solo uno dei tanti modi in cui abbiamo provato a risolvere la domanda: quale sistema ci condurrà verso la massima felicità o la migliore prosperità? Abbiamo molte altre domande, e le loro risposte, concordi con gli altri modelli adottati, creano la realtà che oggi viviamo, e di cui facciamo parte. Tutti quanti noi possiamo interagire con essa: possiamo metterla alla prova, e scoprire quali sono le leggi che la governano. Ogni modello filosofico ha una sua struttura.

Possiamo così osservare i pensieri del passato, e notare come questi hanno cercato di dare risposte in modi che hanno influenzato non solo le arti, ma anche il modo di approcciare la conoscenza stessa. Il pensiero coraggioso di Galileo portò alla conoscenza del metodo scientifico, là dove l’intuizione di John Locke ha mutato i modelli scientifici in modelli empirici. 

Possiamo rimanere stupiti da come abbiamo passato secoli, o decadi, prima di riuscire a far affermare quelle che oggi appaiono semplici sfumature. Eppure quei periodi sono esistiti. Esisteva un momento in cui credevamo davvero che non esistessero spiegazioni razionali ai fulmini, così come oggi esiste un momento di incomprensione verso quella esperienza totale e svincolata del proprio sé. Un io totalmente libero da compromessi sociali, libero dal gioco del servo-padrone e dei limiti del modello dualistico dei contrari. Un io monadico che esiste grazie al possesso di un armonia di carattere superiore, consapevole non solo del proprio io, ma anche del proprio scopo, della propria esistenza, e del proprio processo di liberazione.

Alcune filosofie si sono sviluppate insieme a modelli dottrinali o misterici, in grado di far raggiungere l'illuminazione all'adepto, ovvero fargli conseguire la verità delle cose attraverso l'apprendimento di determinati processi ritenuti in grado di governare la fibra stessa della realtà.

La filosofia insegna come i nostri modelli mentali siano frutto e vittime della loro stessa rigidità. È facile arrivare ad accettare una verità, ma è talvolta difficile accettare successive novità, se non si è predisposti al cambiamento. E la razza umana è una razza che esiste attraverso il cambiamento ed il rinnovo: il figlio reagisce al mondo del padre, lo giudica con una mente libera dai preconcetti di chi ha vissuto il passato, ed è in grado di concepire ed affermare nuove idee.

Ragionare sul già visto non è l’unico vantaggio della filosofia. Parte della filosofia conduce l’uomo verso la comprensione della propria insoddisfazione, e delle nostre condizioni terrene. Tutte le considerazioni legate alla nostra esperienza umana possono venire rintracciate nella storia della filosofia, perché in diversi momenti l’uomo è capace di sintonizzarsi su determinati argomenti che diventano principali durante una particolare epoca, di cui noi umani ne viviamo tutta la curva di esistenza: dal primo momento, fino all’ultimo vero attimo di esistenza. Il momento attuale vede la realizzazione e la sperimentazione del modello (economico) noto come capitalizzazione.

Il capitalismo è un fenomeno dell’espansione di un determinato pensiero dominante, con i propri valori e verità. E la cultura attualmente in crisi potrebbe essere un chiaro segnale che tale modello o tale idea sono inconsistenti con le necessità della nostra razza, e pertanto alcune coscienze hanno reputato questo nostro attuale modo di vivere un modo di vivere questionabile.

Cosa si impara dalla filosofia.

La filosofia serve ad imparare a mantenere l’equilibrio mentale razionale, che può oscillare dai grandi momenti di creatività sensoriale, come può essere un’esperienza psichedelica, fino ai meccanicismi di una catena di produzione, toccando talvolta la curiosità legata alla realizzazione (ed implicazione della creazione) di una coscienza virtuale, e scontrandosi talvolta con la presenza di testi dottrinali antichi dai contenuti apparentemente mistici e rivelatori, come può essere il contenuto del libro dei morti tibetano. Il tutto accade perché prendiamo sempre più coscienza dello strumento più sottovalutato della nostra intera esistenza: la consapevolezza. La consapevolezza rappresenta il passo successivo verso cui la nostra cultura sta scivolando, e tutti quanti noi stiamo cercando di trovare un modo per spingere l’umanità oltre una soglia che ormai sentiamo che dovremmo aver già sorpassato da tempo.

La nostra funzione dovrebbe essere quella di preservare il passato per il bene delle generazioni future: questa è una delle grandi lezioni della filosofia. Una materia affascinante, spesso mal insegnata, mal capita, e mal affrontata. La nostra cultura necessità una maggiore attenzione verso la nostra salute mentale, emotiva, ed i privilegi che da tali elementi possono scaturire quando viene abbracciata una realtà basata sul benessere dei singoli, della collettività e dell’ambiente (estensione e simbolo della nostra sintonia e capacità di vivere con ciò che ci circonda.).

La filosofia ci ricorda che la nostra immaginazione è sempre stata una delle nostre migliori armi, e che può essere uno strumento che può trasformare la vita di tutti oggi come per i tempi a venire, e, forse, per sempre.

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