Evoluzioni a scatti: dal rispetto alla presa in giro.
Ogni governo ha le sue decisioni da prendere. Come stranamente accade, alcune decisioni cadono nel nulla, contorcendosi contro la realtà passata. Come chi si dimentica gli impegni confermati due giorni prima. Puoi tollerare un tale smacco? Puoi perdonare chi non rispetta degli impegni presi due giorni fa, davanti ai tuoi occhi?
La nostra società si muove a rilento. I lavori in nero coprono male quell'80% della popolazione attualmente "occupata." Che razza di lavoro sia poi accontentarsi di un salario da miseria, non lo capirò mai. Ma il mondo va avanti. Rotola su se stesso. Ed a cattive abitudini si mescolano rassegnati sguardi e gesti di spalle. La vita!
Oggi tanti valori sono decaduti. Il tonfo del loro crollo è soffocato, ridicolizzato dalle voci di sottofondo di spettacoli televisi pieni di rabbia, ed ostilità. La nostra quotidianità è il dibattito, la rissa. Di tutto. Di tutto, per fermare il Dialogo. Ormai è chiaro: le persone non devono dialogare. Il messaggio dello Stato servo è chiaro. Ma chi è il padrone?
E così avanziamo. La deriva di un naufrago si arricchisce sempre di qualche fantastica illusione. Chissà cosa ci sarà all'arrivo della nuova spiaggia. Ormai, chi è al naufragio da tanto tempo, non ricorda più cosa vuol dire sentirsi la terra sotto i piedi.
Oggi si sentono solo i cori di persone corrotte che hanno come risultato solo quello di agitare gli animi. Piani di smantellamento del nostro sistema di sanità nazionale, piensieri che sono snocciolati troppo velocemente senza uno storico di tentativi giustificanti. Come si fa a considerare la validità di una struttura pubblica, del popolo, prima ancora di inquadrare i conti con tutti gli altri settori che determinano il destino della qualità della vita delle persone. Dove sono le persone? Dove sono le silenziose vittime di una tale presa in giro?
La nostra società si muove a rilento. I lavori in nero coprono male quell'80% della popolazione attualmente "occupata." Che razza di lavoro sia poi accontentarsi di un salario da miseria, non lo capirò mai. Ma il mondo va avanti. Rotola su se stesso. Ed a cattive abitudini si mescolano rassegnati sguardi e gesti di spalle. La vita!
Regressione parziale di un Era.
La nostra generazione doveva essere la Generazione del rinnovo. La nuova Guida, verso il nuovo millennio. E che fine ha fatto? La generazione X si è portata dietro solo un nugulo di piccole figlie, con la generazione Y e Z. Possibile che il piano dell'evoluzione sia fallito? Ci siamo evoluti in una specie che si evolve a scaglioni di reddito?Oggi tanti valori sono decaduti. Il tonfo del loro crollo è soffocato, ridicolizzato dalle voci di sottofondo di spettacoli televisi pieni di rabbia, ed ostilità. La nostra quotidianità è il dibattito, la rissa. Di tutto. Di tutto, per fermare il Dialogo. Ormai è chiaro: le persone non devono dialogare. Il messaggio dello Stato servo è chiaro. Ma chi è il padrone?
E così avanziamo. La deriva di un naufrago si arricchisce sempre di qualche fantastica illusione. Chissà cosa ci sarà all'arrivo della nuova spiaggia. Ormai, chi è al naufragio da tanto tempo, non ricorda più cosa vuol dire sentirsi la terra sotto i piedi.
Oggi si sentono solo i cori di persone corrotte che hanno come risultato solo quello di agitare gli animi. Piani di smantellamento del nostro sistema di sanità nazionale, piensieri che sono snocciolati troppo velocemente senza uno storico di tentativi giustificanti. Come si fa a considerare la validità di una struttura pubblica, del popolo, prima ancora di inquadrare i conti con tutti gli altri settori che determinano il destino della qualità della vita delle persone. Dove sono le persone? Dove sono le silenziose vittime di una tale presa in giro?