Come ci si innamora? Meccanismi dell'amore e della realtà.
La realtà intorno a noi ci appare solida e basata su leggi imprescindibili.
Vediamo che le cose vanno in un certo modo, e ci sembra di capirne il senso. Lo
vedi ogni giorno, quindi deve essere vero. E poi le emozioni stravolgono tutto.
Per alcuni è l’amore e per altri è l’odio, o l’incomprensione,
o la solitudine. La lotta per dare un senso a questi attacchi di irrazionalità
porta ogni singolo individuo a fare delle scelte: chi non ci capisce nulla, ed
è abituato ad arrendersi, percorre il percorso dello sfigato/a; chi si accetta
per ciò che è, e cerca di indagare se stesso, arriverà ad una condizione di
consapevolezza.
La domanda resta.
Vogliamo capire come ci si innamora
per dare un senso al tutto. Iniziamo un viaggio che porterà i più avventurosi
ed onesti a capire che c’è un insieme di cose all’attivo, molte delle quali
fanno scomparire la magia della sensazione, rendendo l’esperienza una naturale
forma meccanica che opera in determinate possibilità. I modi di manifestarsi
dell’amore sono diversi, anche se in un numero molto grande, seppur finito. Può
assumere tantissime sfumature, e ciò è quello che ci fa apparire l’esperienza
come diverso: in realtà è sempre la stessa operazione che scatta in noi.
La lista delle cose che compongono l’attività legata all’innamoramento
sono notevoli, e qui nasce il problema di chi si abbatte all’inizio. La
complessità dell’evento non permette alle menti ristrette di abbracciare un
concetto più grande del loro stesso io. Nonostante le persone abbiette siano egoiste
ed egocentriche, la grandezza rimane una misura relativa, e pertanto si può non
capire la grandezza dell’amore pur subendone l’effetto, e credendo erroneamente
allo stesso tempo che nulla è più grande dell’io stesso. Il problema è un
problema di mentalità ristretta.
La lunga lista di eventi che accadono nel corso del processo
di innamoramento partono da assai ben prima del fatidico incontro. Siamo
predisposti a determinati caratteri, atteggiamenti, elementi fisici e molto
altro. Le menti ristrette sono incapaci di procedere oltre alcuni fattori anche
per via di credenze religiose o mistiche che identificano nel destino l’unica
formula per tutto.
Quando ci si innamora...
L’amore non ha un inizio. Questa è la vera risposta. Quello
che sentiamo, cioè la forza dell’infatuazione non è altro che un desiderio al
picco della sua intensità. L’amore lo proviamo sempre in quanto è qualcosa che
possiamo percepire. I nostri sensi sono predisposti per esercitare la risposta
comportamentale e psicologica che definiamo amore. Chiamiamo amore un
determinato comportamento che ci permette di raggiungere, almeno nella nostra
fantasia, un determinato risultato.
Molto del processo di amore avviene nella mente, e sempre in
momenti distaccati dalla realtà. Ti innamori di qualcuno quando non vivi l’esperienza
diretta della persona, ma la realtà vissuta e condivisa nella tua
immaginazione. I sentimenti sono detti irrazionali, ma c’è molta logicità nel modo in cui esistono ed interagiscono con noi.
Le preferenze sono e vengono influenzate dai fattori esterni
e dalle coscienze altrui. Qualcuno conosce la storia della monaca di Monza? E
come questa da piccola giocava solo con le bambole raffiguranti le suore che i
loro genitori davano a lei? Il Manzoni lo ha capito! E lo ha messo nel testo
che a detta sua doveva servire a far promulgare la lingua italiana! Alcune
conoscenze sull'influenzabilità umana sono troppo radicate in noi, e tuttavia la stupidità prende sempre
più piede.
L’amore è qualcosa di bello, e capirne i meccanismi non ne
diminuisce la forza, al contrario. La mente inferiore invece è convinta che
sapere certe cose non è dato, e non deve essere un argomento affrontato. La
verità è che finché esisteranno menti chiuse ed indegne di condividere questo
spazio e tempo con noi sulla nostra Terra, allora non riusciremo mai a provare
l’amore puro. Mettiamoci una pietra sopra, perché non accadrà. E se accadrà, le possibilità sono contro di noi in questo particolare momento storico.
L’amore puro
prevede infatti anche la totale conoscenza dell’altra persona, e degli altri
che ci circondano. Solo così si potranno verificare le condizioni per innescare
quei processi di sensitività al massimo grado di amore percepibile. Curioso
notare come in alcuni film, come Matrix, si elucubra sulla possibilità di un
suicidio complessivo e totale nel caso in cui questo amore possa essere
raggiunto. Un altro caso cinematografico sulla stessa ipotesi è Perfume: storia
di un assassino, in cui la massima espressione dell'intensità dell'amore è il cannibalismo.