Risucchiato da attacchi di ansia.
Il ticchettio di un orologio analogico scandisce bene ogni sfumatura emotiva che ognuno di noi prova durante un attacco ansiogeno. L’immobilità di un respiro, il dimenticarsi del tempo che scorre. La consapevolezza di sapere che bisogna pensare a qualcosa , e sentirsi incatenati da briglie che strozzano l’anima e la volontà. Non è facile destarsi dal proprio torpore quando ci si sente al sicuro durante un esperienza piacevole e sensoriale. Non è altrettanto facile svegliarsi da un incubo quando la paura ti inchioda alla sfrontata verità di una situazione contro cui riusciamo a malapena a considerare qualche elemento, mentre persi in noi stessi cerchiamo di capire cosa dobbiamo o dovremmo fare. Il futuro ci assale. Le emozioni scalpitano. Il nostro corpo è impazientemente irrequieto. La libertà di fare tutto ciò che possiamo soffoca ogni istinto di ribellione. Se solo sapessimo cosa fare . Se solo sapessimo come fare a migliorare questa nostra misera condizione! Ci ad